In qualità di proprietari di immobili adibiti a locazione turistica o affitti brevi, è essenziale rispettare le normative italiane, soprattutto quelle che riguardano l'obbligo di dotarsi di un Codice Identificativo Nazionale (CIN) o Codice Identificativo Regionale (CIR). Questa guida fornirà una panoramica dettagliata dei requisiti, documentazione necessaria e procedure per ottenere tali codici, fondamentali per la registrazione su piattaforme come Airbnb e Booking.com.
Documenti e Requisiti Necessari
1. Requisiti dell’Immobile
Per ottenere il CIN o il CIR, l’immobile destinato agli affitti brevi deve rispettare una serie di requisiti di sicurezza:
- Sistemi di sicurezza: È obbligatorio dotare l’immobile di rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio, certificati e funzionanti.
- Estintori: Ogni immobile deve essere dotato di un estintore portatile conforme alle normative nazionali.
- Autocertificazione: Il proprietario deve fornire un’autocertificazione che attesti la conformità dell’immobile a tutte le normative vigenti.
2. Documentazione Necessaria
Per completare la richiesta del CIN o CIR, il proprietario deve avere a disposizione i seguenti documenti:
- Dati catastali: Informazioni precise riguardanti l’immobile, inclusi i dati catastali.
- Identità digitale: È necessario accedere alla piattaforma BDSR (Banca Dati Strutture Ricettive) utilizzando un'identità digitale riconosciuta, come SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).
- Codice fiscale: Il codice fiscale del proprietario o del locatore per associare l’immobile alla persona fisica o giuridica.
Procedura di Richiesta
1. Codice Identificativo Nazionale (CIN)
Il CIN è obbligatorio dal 1° settembre 2024 per tutti gli immobili destinati agli affitti brevi e ha sostituito il precedente CIR. La richiesta del CIN deve essere effettuata online tramite la piattaforma BDSR del Ministero del Turismo, seguendo questa procedura:
- Autenticazione: È necessario accedere alla piattaforma con SPID o CIE.
- Inserimento dati: Bisogna inserire i dati catastali dell’immobile e presentare l’autocertificazione relativa ai requisiti di sicurezza.
- Conversione dal CIR: Chi è già in possesso di un CIR deve richiederne la conversione in CIN entro 30 giorni, mentre le nuove strutture devono registrarsi entro 7 giorni dall’inizio dell’attività.
- Manuale operatore privato: https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/assets/MITUR%20BDSR%20Manuale%20Operatore%20Privato%206.0-CXOBS7Ic.pdf.
2. Codice Identificativo Regionale (CIR)
Il CIR era in precedenza assegnato a livello regionale. Sebbene sia gradualmente sostituito dal CIN, in alcune regioni può essere ancora richiesto. Esso deve essere esposto all'esterno dell'immobile e nei dettagli degli annunci online. Piattaforme come Airbnb e Booking.com richiedono obbligatoriamente il codice CIR o CIN per evitare sanzioni amministrative.
Ulteriori Requisiti Regionali
Alcune regioni italiane potrebbero richiedere requisiti aggiuntivi per la registrazione delle strutture ricettive. Si consiglia di contattare gli enti locali per avere informazioni più dettagliate sulle specifiche regolamentazioni regionali.
Registrazione su Airbnb e Booking.com
Una volta ottenuto il CIN, il proprietario può registrare la propria struttura sulle piattaforme di prenotazione online, come Airbnb e Booking.com. È essenziale inserire il CIN o CIR negli annunci per rispettare le normative italiane. La mancata esposizione del codice può comportare multe da 500 a 10.000 euro, in base alla gravità dell’infrazione.
Conformità e Sanzioni
Le sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi normativi possono variare considerevolmente. Se non si espone correttamente il CIN o il CIR, si rischiano multe tra i 500 e i 5.000 euro. Inoltre, se l’immobile non è conforme ai requisiti di sicurezza, le sanzioni possono arrivare fino a 6.000 euro.
Conclusioni
Per garantire la conformità alle normative italiane e evitare sanzioni, è fondamentale che i proprietari di immobili adibiti a locazione turistica richiedano tempestivamente il CIN. Il processo è interamente online e richiede una serie di documenti e l'utilizzo di un’identità digitale. Una volta ottenuto il codice, deve essere inserito in tutti gli annunci promozionali dell’immobile su piattaforme come Airbnb e Booking.com.
Con una corretta gestione, potrete operare in piena conformità e sfruttare al meglio le opportunità offerte dal settore degli affitti brevi.
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